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30 gennaio 2014

Molto più che mamma a 40 anni...



Sembravano lontanissimi.
Se ripenso alla percezione che avevo dei quarantenni quando ero una ragazzina, bhè....capisco un po' di più quando nei negozi le commesse si rivolgono a me dandomi della "signora" ed io mi ostino inesorabilmente a dare del tu sfoggiando i miei sorrisi migliori! Capisco....ma m'incazzo!
Si, è vero, sono già 40 ma io mi sento nel pieno della vita e della vitalità! Se tutto va bene non sono nemmeno a metà del cammino! Io direi che sono "solo" i primi 40 anni e, visti tutti i progetti che ancora devo realizzare e tutte le cose che mi restano da fare, direi che la soluzione nel mio caso non è voltarmi indietro ma guardare avanti!
Non ho nulla da rimpiangere: i miei 20 li ho vissuti alla grande! E non ho nulla su cui recriminare: mi sento in uno stato di sana pace interiore che non dà spazio alcuno ai ricordi mielosi e nostalgici.
E poi, vuoi mettere la ricchezza che i miei 40 anni mi hanno regalato?
Ricchezza di spirito, ricchezza di idee....e due meravigliosi Puffi saltellanti e un po' isterici che mi riempiono, nel bene e nel male, vita e pensieri!
Ho costruito una famiglia. E vi sembra poco? E mica è finita qui. Ora la vera sfida è tenerla unita, portare avanti l'impegno che mi sono presa più di 10 anni fa! E vogliamo parlare della crescita di loro due?
Lei che a 8 anni vorrebbe averne 10 per smettere di andare a scuola e dormire tutto il giorno!
Lui che, dall'alto dei suoi 3, dice che a casa il capo è lui!
Mica due figli qualsiasi mi son capitati: due SIGNORI figli! Da seguire, da spronare, da premiare e da rimproverare: vuoi non considerarli nel mio tirare le somme all'alba dei 40?
Ma mica c'è solo questo: vogliamo parlare di lavoro? Di amicizie? E di amore?
No, forse è meglio tralasciare! Questo libro, in parte già scritto ed in parte ancora da scrivere, rappresenterà la storia delle storie e, già mi ci vedo, quando imbiancata e rimpicciolita mi guarderò indietro e cercherò di rivivere emozioni lontane. E so che allora basterà un profumo o una musica a farmi tornare bambina, quella che in fondo in fondo rimarrò per tutta la vita!
In conclusione che dire: TANTI AUGURI A ME! I miei primi "anta" sono stati davvero speciali...per i prossimi voglio scoprire qualcosa di altrettanto meraviglioso! E di dubbi non ne ho: stasera festeggeremo brindando al FUTURO!


28 gennaio 2014

Dolce dormire!


Saltano e corrono per tutto il giorno, senza tregua, senza un attimo di sosta. E se provi a dar loro un'alternativa capisci fin da subito che alternative non ne esistono: caricati a molla e....senza scampo!
Mi sento sfinita nello star dietro ai loro ritmi frenetici e agitati e a volte il frullatore in cui sono cascata ormai 8 anni fa, mi sembra quasi insopportabile. Non vedo la luce.
Ma la luce c'è.
Basta proporre un pomeriggio al cinema ed è la svolta. Appena salgono in macchina, nemmeno il tempo di metter loro la cintura e girare l'angolo di casa, che già non li sento più: solo la musica della radio di sottofondo e poi....il silenzio! Controllo dallo specchietto retrovisore e li vedo entrambi imbambolati che guardano nel nulla, con gli occhi che a tratti si chiudono. Stremati. Zitti......e qualche secondo dopo addormentati!
Mi godo qualche istante di silenziosa pace e mi sento di nuovo in sintonia con il mondo; in fondo bastano pochi minuti per riemergere cerebralmente dal tunnel senza uscita!
Neanche il tempo di soffermarmi sui miei pensieri e siamo già arrivati alla meta.
Ora so che avrà inizio una nuova avventura: scenderanno dalla macchina più carichi di quando son saliti, si catapulteranno alla cassa del cinema per avere i loro biglietti tra le mani, poi di corsa al banchetto dei pop corn e, in men che non si dica, saranno già accomodati in sala dove ci attende la proiezione di un cartoon del quale poi si continuerà a parlare per settimane in casa: Puffi entusiasti che per giorni continueranno a fingersi protagonisti della storia nella quale riescono sempre a trovare la parte che davvero gli si addice!
Anche questo è il sapore delle mie giornate, dei miei fine settimana matti e convulsivi.
Anche questo significa essere mamma.
Stremata, snervata, stanca, distrutta li guardo addormentati e ancora riesco a stupirmi di averli fatti io.
Ma il miracolo vero sapete qual è?
Riuscire a respirare il loro entusiasmo, la loro esuberanza e sentirsi subito bene.
Io sono così: nessuna via di mezzo.
Le sfumature non mi si addicono molto: con loro o senza di loro.
Io ho scelto: completamente devastata ed assorbita dalla frenetica vita dell'essere "Molto più che mamma".....ma CON LORO! Tutta la vita!


21 gennaio 2014

Puffi e....animali!


Sono sempre stata convinta che la vicinanza bambini-animali potesse essere un plus ed ora che mi sono decisa ad aprire le porte di casa a due tenere gattine, posso confermare che i miei Puffi stanno davvero imparando a rispettare "l'altro" in maniera più consapevole.
La famiglia ne ha beneficiato: ci siamo arricchiti, tutti, anche noi "grandi".
Birba e Minou sono due simpatiche sorelline molto diverse tra loro: già dall'aspetto si capisce che si tratta di "due mondi".
Birba, pelo corto, sguardo furbo, tigrata, grintosa, sempre in movimento, una vera giocherellona, sempre pronta a fare qualche innocuo dispettuccio.
Minou, soprannominata Contessa da me e dai Puffi. Pelo lungo, bianco candido e morbidissimo, coda folta e musetto elegante; più tranquilla, schiva, sempre un po' impostata, una vera Lady!
Non so perchè ma questo bipolarismo familiare si ripete anche con i gatti, oltre che con adulti e bambini.
Da un lato: Puffetta Gaia, suo papà (il Grande Puffo) e la nobile Minou. Ed un clima di "lentezza", di calma quasi surreale.
Dall'altro Puffo Edoardo, io e la nostra Birba....e si respira aria di grintosa sfida, di elettrizzante vitalità.
Dicono che gli animali domestici prendano un po' le sembianze dei padroni ed è così! Fisiche e caratteriali: noi ci ritroviamo in pieno!
E cosa c'è di più bello che sedersi tutti e 6 sul divano a guardare un cartoon con le nostre micie che si lasciano coccolare e che "fusicchiano" (come dicono i Puffi!)?
Era un'esperienza che ci mancava, nuova e devo dire che consiglierei a tutte le mamme di non pensarci troppo e di fare questo passo: sarebbe la felicità dei bambini ma, ve lo assicuro, anche di papà e mamma! parola di una "Molto più che mamma" sempre di corsa e incasinata ma che ora senza le due gattine non saprebbe stare!

14 gennaio 2014

Meno etichette...più amore!


Tutto inizia quando ci si aspetta di trovarsi di fronte il figlio che si è sempre desiderato...è una questione di aspettative non "rispettate", di sogni e di realtà. Detta così sembra quasi una cattiveria ma è solo la motivazione che più spesso porta all'errore. Quale errore?
Quello di appiccicare addosso ai nostri figli delle "etichette" che li identifichino e, perdonatemi la durezza, li ghettizzino in determinate categorie di "bambino cattivo" o "pigro" o "iperattivo"....
Sembra strano ma i nostri bambini fanno propri i nostri pensieri, il nostro modo di vederli diventa una loro caratteristica identificativa....ma così non dev'essere!
Ripetere continuamente "Sei davvero disobbediente!" fa si che il bambino pensi davvero che la disobbedienza sia una sua caratteristica distintiva e quindi inizierà davvero a comportarsi come un bimbo disobbediente!
Se poi è la mamma che lo dice o lo urla a gran voce, la frustrazione del bimbo sarà ancora maggiore e la convinzione di essere "sbagliato" diventerà sempre più radicata.
Quindi è fondamentale cercare di evitare di dire parole che poi restano stampate sulla pelle del bimbo e che si porterà dietro anche da adulto.
Come comportarsi allora? Cosa dire? Cosa non dire? Cosa fare per attivare nel bambino il meccanismo che aiuta a far crescere la sua autostima e la consapevolezza di essere un bambino "che vale"?
Innanzitutto smettiamola di appiccicargli addosso delle etichette inutili e che non fanno altro che far danni.
Proviamo a cambiare punto di vista: un bambino esuberante non è iperattivo ma è pieno di energia!
Un bambino disordinato è solo estroso; uno lento è davvero un bambino riflessivo; il bimbo che disubbidisce non è un ribelle ma è un rivoluzionario....
So che non è facile acquisire questo modo di relazionarsi e cambiare il punto di vista ma se solo ci fermassimo a pensare alle conseguenze del nostro modo di parlare impareremmo di certo a morderci la lingua e a trasformare le cose.
Questo non solo a beneficio dell'autostima dei nostri figli ma anche della nostra. Un genitore che ridimensiona le proprie aspettative e che riesce a guardare il figlio con occhi diversi mettendo in evidenza i suoi punti di forza anzichè quelli deboli, sarà un genitore più sereno e soddisfatto e anche di questo non farà altro che beneficiarne il bambino!
Io ci sto lavorando da un po', ci provo: a volte ci riesco, altre volte meno ma di una cosa sono certa....anche solo lo sforzo di arrivare a questo obiettivo mi fa sentire meglio, più in pace con me stessa e con i miei Pufffi e nel nostro rapporto questo si percepisce! E voi, volete provarci?