"Mammina, mi spieghi come ho fatto ad arrivare nella tua pancia e come ho fatto ad uscire da lì?"
La curiosità di capire il mistero della nascita è stata la prima "grande" domanda che i miei Puffi si sono posti ed alla quale non è stato facilissimo dare una risposta, in considerazione del fatto che a 3 anni non è semplice spiegare in modo chiaro e comprensibile un processo così magico e meraviglioso!
Eppure, dopo il primo attimo di tentennamento, le parole giuste son venute fuori con estrema serenità: ho raccontato la loro storia che, ancora oggi, ad intervalli di tempi variabili, vogliono riascoltare sempre attenti e curiosi, desiderosi di percorrere strade che stupiscono e che riempiono cuore e mente.
"Un giorno di diversi anni fa, io e papà ci siamo incontrati e, dopo un po' di tempo, ci siamo innamorati così tanto che abbiamo deciso che ci sarebbe piaciuto avere un bambino. Non volevamo stare più da soli e quindi abbiamo sperato che arrivassero al più presto a farci compagnia un bimbo o una bimba. Questo desiderio era davvero forte nei nostri cuori e quando abbiamo scoperto che nella pancia di mamma c'era un piccolo fagiolino che stava crescendo abbiamo iniziato fin da subito a volergli bene."
"Mamma, perchè al posto di un bambino ti è arrivato un fagiolo?"
"Non era un vero fagiolo ma era un bimbo talmente piccolino che aveva la forma di un fagiolo! Man mano che cresceva si trasformava: sono comparsi a poco a poco gli occhietti, il naso, la boccuccia, poi le manine, le gambine, i piedini ed alla fine questo fagiolino si è trasformato in un vero e proprio bimbo!"
"E come faceva a crescere se non mangiava la pastasciutta come noi?"
" Cresceva perchè mangiava in uno strano modo! Guardate il vostro ombelico......Bene, lì dove ora c'è l'ombelico c'era una corda che teneva unito il bimbo a me e attraverso quella corda passava il nutrimento che permetteva la crescita!"
"E cosa bevevamo? Come facevamo a fare la cacca e la pipì? Come facevamo a respirare lì dentro?"
"Pappa e bere arrivavano sempre dal cordone mentre per quanto riguarda il respiro potete considerarvi come se foste dei pesciolini. Cacca e pipì avete iniziato a farla dopo che siete usciti dalla pancia perchè prima di allora tutto ciò che mangiavate vi serviva per crescere!"
Penso poi al modo in cui riuscire a trasmetter loro anche le emozioni di tutto ciò. Mi fermo un secondo, prendo fiato e poi continuo in questo viaggio fantastico che vedo li sta appassionando e intrattenendo!
"Sapete una cosa? Quando eravate lì dentro la vostra ninna nanna erano i battiti del cuore della mamma. Poi avete imparato lì a giocare e a nuotare: giocavate con le vostre manine, i vostri piedini e facevate un sacco di capriole. Eravate racchiusi in un sacco pieno di acqua e vi piaceva un sacco nuotare: è per questo che anche ora vi piace così tanto fare il bagnetto! Vi dico un'altra cosa importante: fin da quando eravate nella mia pancia io vi parlavo un sacco e voi riconoscevate la mia voce! Papà vi accarezzava sempre, tutte le sere: appoggiava le mani calde sul mio pancione a forma di anguria e voi non appena sentivate il suo calore iniziavate a dare dei piccoli calcetti per farvi sentire e per salutare anche lui! Questo sì che è AMORE!"
Loro continuano a guardarmi sempre più emozionati e con quegli occhietti vispi ed il loro sorriso accattivante mi dicono: "Mamma, allora sentivamo anche la musica? E' per questo che ora cantiamo sempre insieme a te tante canzoni? le abbiamo imparate quando eravamo nella pancia?"
"E' proprio così: ascoltavamo insieme un sacco di musica e a voi piaceva molto.....e siccome avete una grande memoria ora ve le ricordate tutte!"
Mi abbracciano forte, mi stringono e poi, forse non ancora completamente soddisfatti, chiedono: "Ma non ci hai ancora detto come abbiamo fatto a finire lì dentro e come abbiamo fatto ad uscire da lì!"
Sono quasi sfinita ma felice e, ricambiando l'abbraccio, aggiungo: "Lì dentro siete entrati per amore...la forza dell'amore può fare tutto!!! E ne siete usciti grazie ad un taglietto (che gli mostro!) che i dottori hanno fatto: vi hanno tirati fuori come dei ranocchietti e non appena avete visto la luce vi siete fatti sentire con un bel pianto! Il nostro amore è nato lì....quando ancora eravate nella mia pancia! E non finirà mai!"
quanta sensibilita' , amore traspare da questa spiegazione, brava"mamma". nonna LU
RispondiEliminaL'amore è il motore di tutto.....quello per il figli poi, lo è per eccellenza! La meravigliosa magia della nascita e dell'amore, un'alchimia perfetta! Grazie Nonna Lu....continua a seguirmi!
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