Translate

3 febbraio 2015

Una 9enne in crescita!



Io a 9 anni giocavo con le bambole e il fidanzatino che sognavo per me era una specie di principe azzurro.
A Carnevale amavo vestirmi da principessa e il massimo della trasgressione era farsi fare i buchi alle orecchie!
Forse ero una bambina “banale” o forse ero “solo” una bambina….dipende dal punto di vista da cui si guarda.
Oggi ho una figlia di 9 anni che mi spiazza: per quello che dice, per come lo dice, per quello che fa e per come lo fa o non lo fa! E’ difficile starle dietro perchè è difficile entrare nella sua testa, immedesimarsi nei suoi pensieri, guardare il mondo con i suoi occhi. A parte la fisicità in fieri (una mattina ti svegli, la osservi bene e ti appare diversa!) ciò che “non torna” è l’irrefrenabile voglia di prendere il volo. Usa solo  alcuni giochi più “da grande”, ha un diario segreto (che ancora non tiene “segreto” a me! ma fino a quando???), impazzisce per tutto ciò che è tecnologia e inizia a prendere coscienza della sua femminilità….ed io devo fare un passo indietro e stare a guardare tutti questi mutamenti che a volte mi sembrano stonare con l’età ma che, in realtà, sono assolutamente al passo con i tempi “moderni”. Non vuole essere chiamata bambina perchè si sente già ragazzina e tutto ciò che le dà l’idea di libertà la incuriosisce mentre, fino a qualche mese fa, quasi la spaventava. E’ un momento di cambiamenti, di mutazioni e di adattamento, per entrambe: mamma e figlia stanno cercando di reincastrarsi l’una nell’altra, l’una attraverso l’altra.
Ho di fronte una piccola donna che però, grazie a Dio, ha ancora negli occhi la luce di una bambina. Vorrei tenerla così ancora per qualche tempo, in bilico tra coccole e abbracci che si distaccano, tra parole sussurrate e frasi urlate, tra baci richiesti e baci rubati. Vorrei tanto che il tempo si fermasse ancora per un po’ e che quegli attimi di tenerezza infinita e di dolcezza senza eguali rimanessero cristallizzati nella mia mentre e tra le mie braccia. Invece il tempo non ha pietà, scorre inesorabile e il nastro non si può riavvolgere. Restano solo ricordi, momenti di vita da conservare gelosamente nel cuore.
Cosa ricorderò di questo periodo? La dissonanza tra il suo voler rimanere bambina e il desiderio di diventare adulta. Difficile da gestire per lei. Difficile da accettare per me. E la guardo cercando ogni giorno quella bambina che ritrovo e ritroverò sempre meno e che si trasformerà presto in una meravigliosa donna.
Ed io dovrò essere in grado di stare sempre un passo indietro, lasciandola andare ma cercando di tenerla sempre stretta e di farle capire che è giusto che prenda il volo ma con la sicurezza che, se ne avrà bisogno, io le starò sempre accanto. Questa la mia sfida più grossa….che prima o poi doveva arrivare!

1 commento:

  1. Una sfida davvero difficile ma il modo in cui ne parli e' tenerissimo!
    Vedrai che riuscirai meglio di quanto credi!

    RispondiElimina