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24 febbraio 2015

Essere mamma di una figlia femmina (9enne!)


Care mamme di maschietti, ecco cosa vi state perdendo! :-)

I 10 plus "semiseri" di avere una figlia femmina:

1. Dire che è cerebrale e mentalmente contorta è farle un complimento! Capirla è un terno al lotto e farsi capire sembra una mission impossible! Se tutto va bene....vi farà impazzire! E voi penserete: ma sono donna anche io quindi sarà più facile la relazione....SBAGLIATO! Tutto ciò che vi ricordate di quando eravate bambine è storia passata e nulla ha a che vedere con le bambine di oggi!

2. Se per voi specchio è uguale a specchietto retrovisore della macchina e basta, per lei lo specchio sarà un accessorio fondamentale a cui si affezionerà in fretta e, fatevene una ragione, diventerà presto l'unica detentrice del trono "la più bella del reame"!

3. Per me riuscire ad avere le mani a posto, belle, lisce e con lo smalto impeccabile è quasi un'utopia! Per Puffetta Gaia è un must! E deve essere rigorosamente trendy, con disegnini vari o brillantini su alcune dita e su altre no! O fate un corso di nail care o trovatevi un'amica che le dia retta e che l'assecondi nel vezzo colorandole e disegnandole le unghie a suo piacimento! Risparmierete un sacco di soldi! :-)

4. La questione tagli dei capelli è sempre motivo di discussione: se le consigliate di avere un taglio corto e alla moda vi dirà sicuramente che preferisce una folta chioma lunga e affascinante; se a voi piace il lungo, lei vi dirà che è troppo classico e che vuole qualcosa di più corto e sbarazzino! Non se ne esce, inutile cercare una soluzione....lasciatela fare!

5. Mamma, oggi posso scegliere io come vestirmi? fate attenzione alla risposta che date! Se direte SI non lamentatevi poi dell'esplosione di colori che vi porterete in giro, se direte NO, non pensate di poter uscire di casa senza prima aver perso almeno 2 ore nel cercare un accordo, un compromesso che accontenti entrambe!

6. Nel migliore dei casi la vostra piccola principessa vi ruberà il marito, le sue attenzioni e ogni tipo di smanceria! Saranno complici e costituiranno un'associazione a delinquere ogni volta che si coalizzeranno contro di voi per ottenere qualcosa! Partita persa: se la principessa sbatte un po' le ciglia e sfodera il suo miglior sorriso, il papà cadrà inevitabilmente ed incondizionatamente ai suoi piedi! C'est la vie!

7. Avrete sempre la casa piena di ragazzine "zabettanti" che avranno, nel giro di pochi minuti, passeranno dall'essere migliori amiche all'essere le peggiori nemiche sulla faccia della terra! Sono volubili e scostanti....e riescono a cambiare idea 20 volte nel giro di 20 minuti!

8. Sperate che scoprano le funzioni del telefono il più tardi possibile! Se per caso iniziano ad appassionarsi agli smart phone e alle chat di gruppo della classe siete rovinate! Aiutoooo!

9. Sperate che la piccola non si meta mai in competizione con voi altrimenti ne uscirete distrutte. Sappiate fare un passo indietro e lasciarle lo spazio che vi chiede: ne beneficerete entrambe!

10. In tutto ciò la cosa più meravigliosa è che, nonostante la sua incredibile voglia di diventare grande, me la ritrovo sempre un po' bambina a farsi stringere, strapazzare, coccolare....perchè noi donne siamo un po' così: indipendenti ma sempre dolcissime e coccolone! E queste sono le gioie della vita!

22 febbraio 2015

La doppia Gaia: a scuola in un modo a casa nell'altro!



Abbiamo preso da poco la pagella relativa al primo quadrimestre della 4° elementare e, devo dire la verità, è stato un successone. Una soddisfazione grandissima nel sentire le insegnanti che, entusiaste, parlano di una bambina educata, rispettosa delle regole, che ha ben chiare le dinamiche scolastiche, è attenta, collaborativa e riconosce appieno il ruolo degli insegnanti! Una bambina "da manuale"....ad avercene così!
Ma se è davvero vero che a scuola la mia Puffetta Gaia è così impeccabile come mai io a casa mi ritrovo un'altra bambina? Ad ogni colloquio con le insegnanti mi domando se davvero stanno parlando di mia figlia e quando esprimo le mie perplessità, argomentandole con esempi di vita "casalinga" quotidiana, anche le maestre sgranano gli occhi e rimangono stupefatte.
Proviamo ad analizzare punto per punto la descrizione che ne fanno loro, affiancandola a quella derivante dalla mia esperienza di madre e vediamo che "il castello non sta in piedi!
- A scuola è una bambina EDUCATA: non interviene mai a sproposito, parla quando le viene dato il permesso e non si accavalla mai con i compagni, si rivolge alle figure adulte di riferimento sempre in maniera pacata e serena. A casa è una bambina ribelle e spesso scontrosa: parla talvolta a sproposito non rispettando colloqui già in essere tra papà e mamma o con il fratellino, si rivolge a noi familiari spesso con toni arroganti e sgarbati e nei suoi discorsi, nelle sue richieste si mostra sempre aggressiva e pretenziosa.
- A scuola è una bambina RISPETTOSA DELLE REGOLE: sa benissimo dove si trova e quali sono le regole da rispettare e non fa fatica a stare nei ranghi! A casa: sa benissimo dove si trova e che ci sono delle regole da rispettare ma...se ne frega e vuole fare solo ciò che le pare! Ripete ad oltranza: "Io non voglio avere delle regole! Io sono fatta così e mi devi rispettare per come sono!"
- A scuola è una bambina che HA BEN CHIARE LE DINAMICHE SCOLASTICHE E LE ACCETTA DI BUON GRADO. A casa ha ben chiare le dinamiche familiari ma le rifiuta: vuole essere trattata da adulta anche se adulta non è! E quindi vede le figure adulte di riferimento come un intralcio alla sua autonomia ed alla sua libertà!
- A scuola è una bambina ATTENTA e COLLABORATIVA mentre a casa ha sempre la testa tra le nuvole, pare che viva nel suo mondo fatto solo di giochi e tv e guai a chi prova a riportarla con i piedi sulla terra chiedendole impegno nel fare i compiti o nel sistemare la sua cameretta! Non ne vuole sapere: lei è lì tranquilla e beata nel suo guscio fatato e se qualcuno prova a richiederle un minimo sforzo....si incazza come non mai! Non collabora in nulla: non con il fratellino, non con noi ed è a volte intollerante anche con le gatte!!! O sei con lei....o sei contro di lei! Non c'è verso!
Più volte noi genitori, esasperati da certi comportamenti, ci siamo chiesti il perchè di questo sdoppiamento, visto che comunque le linee guida principali vengono seguite e condivise sia a casa che a scuola, ma la risposta ancora non l'abbiamo trovata. E' una bambina tanto adorabile ed affettuosa, quanto scontrosa e ribelle....ed ha "solo" 9 anni! Ho anche provato a parlarle analizzando insieme a lei come si comporta in ambito scolastico ed in ambito familiare e le ho chiesto in maniera diretta come mai questa sofferenza dimostrata in casa che, al contrario, a scuola non si percepisce affatto. Lei riconosce che la differenza di comportamento c'è ma non sa ancora verbalizzare le motivazioni del suo agire in modi così differenti nei due contesti. Da questo si capisce una cosa: che non c'è premeditazione, non c'è un pensiero dietro con il quale la bambina decide coscienziosamente di assumere un comportamento piuttosto che un altro, non c'è una volontà di "ledere" la mamma ed il papà salvando invece le insegnanti. Si tratta sempre di azioni e reazioni spontanee, non guidate da alcuna logica "subliminale".
Sarà una fase della crescita, mi sono detta, o un modo sbagliato di voler attirare l'attenzione su di sè. Fatto sta che, qualunque sia il motivo, la cosa importante è trovare la giusta via di comunicazione con lei che permetta a noi di riconquistare (senza continue minacce e castighi!) la nostra autorevolezza e a lei di non sentirsi troppo schiacciata da un mucchio di regole che forse non riesce ancora a condividere e ad interiorizzare veramente.
Cosa abbiamo intenzione di fare?
- POCHE REGOLE a casa, ma BEN CHIARE E CONDIVISE!
- Parole d'ordine sarà RESPONSABILIZZAZIONE che significa che, in ambiti determinati, potrà decidere da  sè come comportarsi con la consapevolezza che ogni suo comportamento porterà delle conseguenze e che le conseguenze dovrà "smazzarsele" da sola!
- MENO PAROLE: troppe spiegazioni a volte confondono e nemmeno vengono ascoltate dai bambini. Le cose verranno dette massimo 3 volte, dopo di che si passa ai fatti!
- COERENZA e COESIONE: io e mio marito cercheremo di essere più coerenti e coesi nell'educazione. Questo non solo a beneficio dei nostri figli ma anche nostro!
- Basta con il volerle risolvere sempre eventuali problemi che nemmeno ancora si sono presentati! Finchè non sarà lei stessa a sentire che c'è un problema non si attiverà mai per la risoluzione! Della serie: "Non vuoi fare i compiti? Non li fare! Quando le maestre ti chiederanno spiegazioni sarai tu a doverle dare e sarai tu a dover sopportare le conseguenze delle tue decisioni!". Finchè il non portare il compito a  scuola non diventerà per lei un problema, continuerà a non volerli fare! Proviamo a farle prendere un brutto voto e poi vediamo se la volta successiva decide ancora di andare a scuola senza compiti fatti!
Non so se questa sarà la strada giusta, so con certezza che di strada ne abbiamo da fare! Ma abbiamo tempo e voglia di investire sull'educazione dei nostri figli ed è per questo che ogni problema si trasforma in una sfida, in un obiettivo comune da raggiungere insieme! Io so che ce la possiamo fare perchè uniti valiamo di più!

18 febbraio 2015

Mala sanità o no, il dolore per la perdita di un figlio è inconsolabile!



Qui, oggi, non voglio parlare di mala sanità, di colpe, di responsabilità.

Di  questo c'è pieno il palinsesto televisivo degli ultimi giorni. Di questo si è sentito, scritto e letto di tutto. Io voglio soffermarmi sul DOLORE, quello strappo al cuore che non potrà mai essere ricucito, quel vuoto che MAI nessuno potrà piu riempire. Io voglio scrivere dell'atroce dolore che, in questo caso, i genitori della piccola Nicole stanno affrontando. Dell'ingiusto e devastante vuoto che questa bimba ha lasciato nelle loro vite e che nessuno potrà mai colmare. Io, da mamma, nell'ascoltare la notizia nei TG ho cercato per un istante di immedesimarmi nella situazione di questa madre che sua figlia non l'ha potuta abbracciare e che non l'abbraccerà mai.
Ho provato subito una grande stretta al cuore perché, anche solo l'idea che quello che dovrebbe essere il momento più bello nella vita di una donna, possa trasformarsi in una tragedia, mi ha quasi lasciata senza fiato. Dev'essere stata una cosa devastante per questa donna sentire "la sua ballerina" (come l'ha chiamata lei)  crescere dentro di sè e immaginarsela, e poi questo incredibile sogno vederlo diventare un terrificante incubo.

Io ricordo quando nacque la mia prima figlia, la mia meravigliosa "Puffetta Gaia", ricordo bene la gioia incredibile ma anche la paura che provai quando nacque prematura.
Feci appena in tempo a vederla e poi via....di corsa in incubatrice in un ospedale diverso da quello dove ero ricoverata io. Già cosi mi sembrò un'ingiustizia, un'atrocità e per anni mi sono sentita responsabile di un distacco forzato dalla mia piccolina proprio nel momento in cui avrei dovuto starle più vicina. Per molto tempo ho pensato che la mia bambina si doveva essere chiesta "dov'è la mia mamma?" quando sono stata costretta a starle lontana per qualche giorno e a vederla solo attraverso le fotografie che il suo papà mi portava. E il mio "ingiusto supplizio" è durato poco perché alla fine Gaia ce la siamo portati a casa ed il nostro sogno è stato solo rinviato di una decina di giorni. Invece per questi due ragazzi non c'è giustizia al mondo, per il loro sogno non c'è spazio perché tutto si è concluso nel giro di tre ore. La gioia più grande e subito dopo il più ingiusto e grande dolore. La festa per la nascita e un attimo dopo l'incredibile devastazione della morte. Così intrecciate. Unite. Senza una comprensibile ragione.
Ed ora a loro non resta che il sapore amaro di un abbraccio non dato, non restano che le lacrime simbolo di un dolore che cambierà le loro vite per sempre. Perché una cosa del genere non passa, non si dimentica. Resta lì, congelata, pietrificata e pesante, nella mente e nel cuore.

E quando dico che non ci sarà mai vera giustizia intento dire che non esiste modo per curare, lenire o guarire la disperazione di una madre che ha perso sua figlia. Resterà per sempre una madre a metà perchè metà del suo cuore è volata via per sempre!

12 febbraio 2015

Il Carnevale è una festa...formato famiglia!


Perchè per noi il Carnevale dura di più!
Con i due Puffi che girano per casa da una settimana travestiti la festa si allunga! :-) Lui ha scelto il suo super eroe preferito: Batman e con la sua maschera ci andrebbe volentieri anche a dormire. Lei, che sta iniziando a crescere, vuole essere una piratessa. Abbiamo preparato tutto: camicia nera, gilet un po' stracciato rosso, bandana in testa e persino orecchini in tema. Non ci manca proprio nulla. Stelle filanti alla mano abbiamo deciso di fare un giretto in paese e di mascherine ne abbiamo incontrate tante. E' davvero una nuvola di colori e fantasia. Coriandoli che ricoprono visi e strade imbruttiti dal tempo e che, di colpo, riprendono vita. Risa di bimbi che si rincorrono spensierati e che trasformano la quotidiana routine in un mondo fantastico. Tutto diventa gioco....anche per me che decido di buttare per qualche momento all'aria la mia "seriosa vita" per trasformarmi in una fata turchina magica e sorridente.
L'effetto è strepitoso e riesco a contagiare anche mio marito. Tutti insieme per vivere con spensierata allegria una giornata in cui non esistono ruoli, la realtà viene stravolta ed i sorrisi si sprecano! Non sembra vero ma lasciarsi andare in questa atmosfera pseudo fantastica ha fatto bene anche a noi. Ora non mi importa se la casa è invasa di coriandoli colorati, se anche le gatte giocano felici con strisce di stelle filanti sparse in ogni dove....è questa la dimensione giusta per festeggiare, è questo l'approccio che voglio per riuscire a sentirci per una volta tutti bambini. E loro quasi non ci credono. Gli occhi che brillano di gioia e gli abbracci che travolgono sono il miglior segno di ringraziamento per una festa che, grazie a loro, è diventata un "family party".
E ci siamo meritati anche delle ottime frittelline e delle squisite chiacchiere ricoperte da zucchero a velo.
Per oggi è solo festa. Per oggi vale tutto. Solo così ce la riusciamo a godere veramente.
Sarà la nostra specialissima festa di questo Carnevale formato famiglia!

Il mio concetto di famiglia "extra large"


So che scatenerò le ire di molte mamme che non la pensano come me, ma io ci tengo comunque a dire la mia!
Ieri sera al Festival di Sanremo Carlo Conti ha presentato la famiglia Anania, la più numerosa d'Italia: 16 figli e....un inno alle famiglie numerose e alla religione. Madre e padre ci hanno tenuto a specificare che si sentono una famiglia "normale" e che è tutto frutto dell'opera dello Spirito Santo. Io li ascoltavo attonita e quasi infastidita dalle affermazioni forti che le mie orecchie quasi si rifiutavano di sentire. La religione, lo Spirito Santo, la straordinarietà della presenza di Dio nella loro super famiglia....l'ho trovata quasi un'offesa verso chi, come me, seppure credente, affronta la vita guardandola da un altro punto di vista: la affronto di petto, come protagonista, salda e sicura delle mie scelte e convinta che il destino un po' ce lo costruiamo da soli.
Scusate ma io giusto due cose vorrei sottolinearle:
1. I figli non sono mai opera dello Spirito Santo. I figli sono una "cosa seria", devono essere frutto dell'amore e della cosciente decisione di due genitori consapevoli e responsabili che decidono di dare vita ad un' altra vita.....prendendosene cura per la vita!
2. I figli vanno fatti, cresciuti, curati, amati, mantenuti e, soprattutto al giorno d'oggi, queste sono responsabilità che non vanno sottovalutate!
3. Ai figli bisogna cercare di dare il meglio: l'amore, l'affetto di papà e mamma contano e sono fondamentali, ma non dimentichiamoci che hanno bisogno anche di altro e, spesso, questo "altro" ha dei costi che non sempre è facile sostenere.
4. Da mamma di due figli, lavoratrice e pendolare, sono fermamente convinta che la qualità del tempo da dedicare loro sia fondamentale per una "sana" crescita. Vanno seguiti, ascoltati, guidati nel cammino della vita e questo lo si può fare solo dedicando loro del tempo.
5. E vogliamo parlare del futuro dei figli che si mettono al mondo? Forse meglio non parlarne....e iniziare davvero a sperare che qualcosa possa cambiare.
6. Anche il nostro Papa ha dichiarato che "bisogna fare figli in maniera responsabile, non come conigli! E chi più di lui incarna la Chiesa, rappresenta la religione cristiana cattolica???....Vogliamo forse "scomunicarlo" per questa sua inaspettata dichiarazione o forse possiamo pensare che anche la Chiesa si stia adeguando ai tempi che viviamo?
Bene, io per i miei figli vorrei il meglio: vorrei dedicare loro TEMPO DI QUALITA', vorrei che avessero la possibilità di studiare, di andare all'università, di prepararsi ad entrare nel mondo con le basi necessarie per andare avanti nel migliore dei modi, vorrei dar loro la possibilità di viaggiare e conoscere altre culture, di imparare altre lingue, ambisco a farli crescere sentendosi integrati in una società che, non so se sia un bene o un male, richiede di essere al passo con i tempi. Fare sport, andare al cinema insieme agli amici, non sentirsi esclusi o inadeguati rispetto ai coetanei che hanno tante opportunità....Vorrei che avessero qualcosa in più rispetto a ciò che ho avuto io, vorrei poter assicurare loro un avvenire sereno.
E come si può pensare di dedicare il giusto tempo e le giuste attenzioni quando si lavora ed i figli sono ben 16???
Come si può pensare di poterli mantenere dignitosamente tutti? Come pensare di poter dar loro la possibilità di studiare, visto che tutto ha un costo? Ed io non voglio dire che le cose "superflue" diano la felicità, ma ci tengo a sottolineare che non si può nemmeno fare finta che i soldi non contino (come lo si può pensare quando a volte si fa fatica ad arrivare a fine mese???): servono anche quelli. Per curarsi se uno ne ha bisogno, per lo studio, per fare sport, per vestirli dignitosamente....
Se però uno fa 16 figli e poi magari chiede allo Stato un sussidio per il mantenimento perchè "gli è dovuto" allora.....di cosa stiamo parlando? e non so se sia questo il caso....magari no!
Scusate, ma io rimango della mia opinione: due figli, per quanto mi riguarda, sono il numero perfetto. Riesco a rincorrere il tempo ma arrivo dappertutto, anche grazie all'aiuto di mio marito! Lavoro ma stiamo anche molto insieme, li riesco a seguire nei compiti, posso tranquillamente fargli fare sport, stanno imparando le lingue e crescono sereni e felici ma consapevoli che nella vita, con qualche sacrificio, le cose si possono ottenere e gli obiettivi si possono raggiungere.
Questo è il mio concetto di famiglia!

3 febbraio 2015

Una 9enne in crescita!



Io a 9 anni giocavo con le bambole e il fidanzatino che sognavo per me era una specie di principe azzurro.
A Carnevale amavo vestirmi da principessa e il massimo della trasgressione era farsi fare i buchi alle orecchie!
Forse ero una bambina “banale” o forse ero “solo” una bambina….dipende dal punto di vista da cui si guarda.
Oggi ho una figlia di 9 anni che mi spiazza: per quello che dice, per come lo dice, per quello che fa e per come lo fa o non lo fa! E’ difficile starle dietro perchè è difficile entrare nella sua testa, immedesimarsi nei suoi pensieri, guardare il mondo con i suoi occhi. A parte la fisicità in fieri (una mattina ti svegli, la osservi bene e ti appare diversa!) ciò che “non torna” è l’irrefrenabile voglia di prendere il volo. Usa solo  alcuni giochi più “da grande”, ha un diario segreto (che ancora non tiene “segreto” a me! ma fino a quando???), impazzisce per tutto ciò che è tecnologia e inizia a prendere coscienza della sua femminilità….ed io devo fare un passo indietro e stare a guardare tutti questi mutamenti che a volte mi sembrano stonare con l’età ma che, in realtà, sono assolutamente al passo con i tempi “moderni”. Non vuole essere chiamata bambina perchè si sente già ragazzina e tutto ciò che le dà l’idea di libertà la incuriosisce mentre, fino a qualche mese fa, quasi la spaventava. E’ un momento di cambiamenti, di mutazioni e di adattamento, per entrambe: mamma e figlia stanno cercando di reincastrarsi l’una nell’altra, l’una attraverso l’altra.
Ho di fronte una piccola donna che però, grazie a Dio, ha ancora negli occhi la luce di una bambina. Vorrei tenerla così ancora per qualche tempo, in bilico tra coccole e abbracci che si distaccano, tra parole sussurrate e frasi urlate, tra baci richiesti e baci rubati. Vorrei tanto che il tempo si fermasse ancora per un po’ e che quegli attimi di tenerezza infinita e di dolcezza senza eguali rimanessero cristallizzati nella mia mentre e tra le mie braccia. Invece il tempo non ha pietà, scorre inesorabile e il nastro non si può riavvolgere. Restano solo ricordi, momenti di vita da conservare gelosamente nel cuore.
Cosa ricorderò di questo periodo? La dissonanza tra il suo voler rimanere bambina e il desiderio di diventare adulta. Difficile da gestire per lei. Difficile da accettare per me. E la guardo cercando ogni giorno quella bambina che ritrovo e ritroverò sempre meno e che si trasformerà presto in una meravigliosa donna.
Ed io dovrò essere in grado di stare sempre un passo indietro, lasciandola andare ma cercando di tenerla sempre stretta e di farle capire che è giusto che prenda il volo ma con la sicurezza che, se ne avrà bisogno, io le starò sempre accanto. Questa la mia sfida più grossa….che prima o poi doveva arrivare!