Ho letto sulla pagina Facebook di HffPost Italia un articolo che mi ha fatta riflettere e al quale vorrei assolutamente dare una risposta. A scriverlo è una mamma che ricopre “solo” il ruolo di madre e casalinga e che ha ben illustrato la situazione, reale e psicologica, in cui si trova!
Premesso che di mamme casalinghe ne conosco tante e che non tutte le situazioni e le persone sono uguali, vorrei descrivere la mia giornata tipo per far capire che, in fondo, “il Paradiso” quaggiù non esiste! Che tu sia una mamma casalinga o una bis mamma part time, lavoratrice full time e pendolare come sono io, non fa differenza: la verità vera è che riusciamo,da mamme, a metterci sempre tra gli ultimi posti delle nostre priorità, trascurando aspetti importanti che ci portano ad avere anche fortissimi sensi di colpa nei confronti di chi, marito, figlio o datore di lavoro che sia, da noi si aspetta sempre e comunque qualcosa di più!
Eccomi qui! Sono le 6.45 del mattino e la prima sveglia inizia a suonare: riesco a spegnerla prontamente prima che il piccolo uomo che mi dorme accanto, si svegli! Lui ora dorme, lui. IO al contrario avrei tanto voluto dormire ma è dalle 3 di stanotte che sono costretta a stare sveglia: prima ha sete, poi respira male perchè ha il nasino intasato, poi non riesce a prendere sonno e vuol tanto chiacchierare con la mamma, poi vuole i grattini sulla schiena e, alla fine finalmente si riaddormenta. Io, invece, resto lì: esausta e con mille pensieri per la testa! Mi sento la pallina di un flipper, sbattuta a destra e a sinistra a colpi di domande che non trovano risposte e che non mi fanno riprendere sonno…..e in un attimo è già mattina.
Comunque, mi alzo piano e, come fossi una ladra, riesco a sgattaiolare fuori dalla stanza da letto in un secondo ed è così che comincia la mia giornata!
Preparo la tavola per la colazione e poi mi butto sotto la doccia sperando di riprendere conoscenza….al momento mi sento come fossi un fantasma vagante e senza nome
e mi chiedo se oggi riuscirò davvero a farcela. La risposta è SI: l’acqua semi fredda mi aiuta a prendere coscienza e capisco che non ho il tempo per essere stanca e che anche oggi….#celapossofare! E ce la farò! Ho circa un’ora per svegliare i miei bambini, far fare loro colazione, farli lavare, vestirli e improfumarli e accompagnarli a scuola. Intanto, prima di uscire di casa, approfitto per fare i letti, svuotare la lavastoviglie e riempirla con le tazze sporche della colazione, attaccare una lavatrice e svuotare l’asciugatrice che dovrò riattaccare con i nuovi panni appena lavati. Guardo l’orologio e siamo in ritardo di 10 minuti sulla tabella di marcia! “Mamma, aspetta un attimo, ancora un cartoon e poi andiamo!”, “Mamma, non avere sempre così fretta: io ho i miei tempi e tu mi metti ansia!”…..ma me ne frego! Spengo la tv, giubbotti e zaini in spalla e li catapulto in auto! Abbiamo 5 minuti per calmarci e per i soliti remember della giornata: stai attenta a scuola, fai il bravo all’asilo, siate ubbidienti con i nonni quando vi vengono a prendere…..ma non so nemmeno se mi stanno davvero ascoltando! Chiudo la comunicazione e alzo il volume della radio, c’è la nostra canzone preferita e possiamo cantarla insieme a squarciagola: un atto quasi liberatorio per me, un momento di condivisione divertente per loro. Arriviamo a scuola ed io sembro una mina vagante: li lancio nelle rispettive aule e, di corsa, mi catapulto in macchina perchè mi aspettano “solo” 60 chilometri di strada trafficatissima, prima di arrivare in ufficio. Chissà se oggi la tangenziale sarà clemente o se dovrò rassegnarmi al fatto che non ho super poteri e non posso teletrasportarmi per arrivare in orario al lavoro! Chissà che giornata sarà!

Sono fortunata: arrivo in tempo per la prima riunione col capo e riesco addirittura a prendermi un thè prima di sedermi alla mia postazione! Sono solo le 9.40 e a me sembra già di avere sulle spalle una giornata di lavoro che, invece, sta appena cominciando. Qui dentro dovrò starci almeno per altre 9 ore (che spesso diventano anche 10!) quindi dovrò trovare il modo per rimanere lucida fino alla fine…… Ecco, è la classica giornata piena di riunioni (inconcludenti!) e di problemi che spuntano come funghi! Mille, anzi, un milione di cose da fare: cerco di assegnarmi delle priorità….ma mi rendo conto che è tutto prioritario. Non ci penso e vado avanti: frenetica e nevrotica dentro ma con un bel finto sorriso che allieta la giornata (degli altri però!). A volte riesco a pranzare, a volte salto il pasto e sgranocchio qualcosa davanti al pc. In un battibaleno arrivano le 4 del pomeriggio: il mio pensiero vola ai miei bambini che a quest’ora escono da scuola. Le altre mamme saranno lì ad aspettarli. Io dovrò aspettare stasera anzi, dovremo vicendevolmente aspettarci fino a stasera! Li sento al telefono e sono sereni: un bacio e due parole al volo per far sentire che “ci sono” anche se sono distante e poi riattacco e mi ributto nel caotico mondo lavorativo che mi travolge e mi sconvolge da ormai ben 15 anni! Per mesi esco dall’ufficio che è già buio ed ora che le giornate si stanno allungando non mi par vero uscire e rivedere il sole che sta tramontando, ma che è sempre comunque uno spettacolo! Sono le 19.20, e ci metterò almeno un’ora per arrivare a casa: per fortuna c’è mia madre che mi fa trovare la cena pronta e che ha già pensato a sfamare loro che, alle 19 sono già affamatissimi ed incontenibili! Quando apro quella porta e mi corrono incontro mi sento rinascere: ci sono giorni in cui mi mancano come l’aria e in quei giorni penso che forse sono io che ho più bisogno dei miei figli….si, molto di più di quanto ne abbiano loro di me! Mi abbracciano , mi baciano e mi travolgono di parole: uno mi racconta di come è stato bravo e che le maestre gli hanno dato la medaglia dei bimbi obbedienti; l’altra mi illustra per filo e per segno com’era la sua verifica di italiano e come lei se la sia cavata bene nell’analisi grammaticale! Ascolto, a volte mi perdo dei pezzi perchè si parlano uno sopra l’altro o perchè mi sento travolta dalle loro parole come fossero un fiume in piena. Finchè riesco a mantenere la lucidità rispondo anche in maniera pertinente alle loro domande e alle loro richieste, poi, quando vedo che sta diventando troppo per me, li sollecito per farli preparare che si torna a casa. E la giornata non è ancora finita: devo ancora lavarli, impigiamarli, metterli a nanna e poi preparare le loro cose per domani mattina e le mie….e stasera sono anche fortunata perchè non devo nemmeno ripulire la cucina visto che siamo stati ospiti dai nonni! Un lusso direi!
Guardo l’ora: sono ormai le 22.30 ed io non ho nemmeno più la forza di reggermi sulle gambe. Quando tocco il letto non ho il tempo di rendermi conto che sto per addormentarmi perchè svengo non appena mi ritrovo in posizione orizzontale! Speriamo solo che questa sia una buona notte….perchè domani si ricomincia e la mia giornata sarà più o meno lunga e frenetica come quella di oggi. Ma io so che ce la farò! Ed è così dal lunedì al venerdì. E voi penserete che il sabato e la domenica però potrò riposarmi. Voi lo penserete ma io so che forse riuscirò a riposarmi davvero solo da morta
! Il sabato i bambini si svegliano ancora prima di quando vanno a scuola: chissà perchè in settimana bisogna chiamarli mille volte per farli tirare su dal letto mentre il sabato e la domenica alle 7.30 sono svegli come grilli! Il sabato è dedicato alla spesa o alle commissioni che dal lunedì al venerdì non riesco a sbrigare, poi ci sono le faccende domestiche e poi si deve fare i compiti…..La domenica mi sto imponendo di riuscire a sedermi sul mio divano almeno per un paio d’ore perchè, in fondo in fondo mi ripeto che anche Nostro Signore ha avuto un giorno per riposarsi! Io però non sono Lui e a volte a me non è concesso! Questo, giusto per raccontarvi chi sono e cosa faccio da mamma part time, lavoratrice full time e pendolare! Ci tengo a ripeterlo perchè le 3 cose insieme non sono dettagli nella mia vita!

Vogliamo poi parlare dei sensi di colpa che mi assalgono perchè vedo più il mio capo e i miei colleghi dei miei figli e di mio marito? O del fatto che le altre mamme vanno a prendere i loro bambini a scuola, li possono accompagnare a fare sport mentre io mi perdo una pezzo della loro vita e della loro crescita che nessuno mai mi potrà restituire? Oppure potrei raccontarvi che nonostante tutti i miei sforzi mi sento spesso una madre inadeguata e poco presente, una moglie da dimenticare, una figlia che scarica solo problemi ed un’amica che riesce ad esserci solo virtualmente; o ancora che a volte mi sento frustrata perchè non ho spazi per me stessa, per leggere un libro comprato mesi prima e dimenticato sul comodino, per fare uno sport che mi piace tanto e che mi farebbe tanto bene…..non ho nemmeno il tempo e le forze per scambiare due chiacchiere con mio marito che, ormai, se ne sta facendo una ragione.
Non ultimo, io avrò anche un “ruolo” socialmente riconosciuto dal punto di vista lavorativo (e anche su questo avrei tante cosine da raccontarvi, ma ve le risparmio!) ma non sapete, care mamme casalinghe, che spesso nel mondo del lavoro sei costretto a fare cose che nemmeno ti piacciono molto, sei costretto ad accettare situazioni, condizioni e persone che se potessi cancellare dalla faccia della terra…..lo faresti volentieri e sei costretto a farlo con il sorriso sulle labbra e facendo buon viso a cattivo gioco! Perchè una mamma part time, lavoratrice full time e pendolare come me a volte non ha scelta: deve riuscire a fare più o meno bene tutto…..senza nemmeno poter pensare di stare casa a fare la casalinga perchè quei soldi, guadagnati con fatica, sudore, lacrime e sangue, a noi in famiglia servono e non possiamo farne a meno! Quindi, cara mamma casalinga, vorresti per una settimana, fare scambio con me??????
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