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22 febbraio 2015

La doppia Gaia: a scuola in un modo a casa nell'altro!



Abbiamo preso da poco la pagella relativa al primo quadrimestre della 4° elementare e, devo dire la verità, è stato un successone. Una soddisfazione grandissima nel sentire le insegnanti che, entusiaste, parlano di una bambina educata, rispettosa delle regole, che ha ben chiare le dinamiche scolastiche, è attenta, collaborativa e riconosce appieno il ruolo degli insegnanti! Una bambina "da manuale"....ad avercene così!
Ma se è davvero vero che a scuola la mia Puffetta Gaia è così impeccabile come mai io a casa mi ritrovo un'altra bambina? Ad ogni colloquio con le insegnanti mi domando se davvero stanno parlando di mia figlia e quando esprimo le mie perplessità, argomentandole con esempi di vita "casalinga" quotidiana, anche le maestre sgranano gli occhi e rimangono stupefatte.
Proviamo ad analizzare punto per punto la descrizione che ne fanno loro, affiancandola a quella derivante dalla mia esperienza di madre e vediamo che "il castello non sta in piedi!
- A scuola è una bambina EDUCATA: non interviene mai a sproposito, parla quando le viene dato il permesso e non si accavalla mai con i compagni, si rivolge alle figure adulte di riferimento sempre in maniera pacata e serena. A casa è una bambina ribelle e spesso scontrosa: parla talvolta a sproposito non rispettando colloqui già in essere tra papà e mamma o con il fratellino, si rivolge a noi familiari spesso con toni arroganti e sgarbati e nei suoi discorsi, nelle sue richieste si mostra sempre aggressiva e pretenziosa.
- A scuola è una bambina RISPETTOSA DELLE REGOLE: sa benissimo dove si trova e quali sono le regole da rispettare e non fa fatica a stare nei ranghi! A casa: sa benissimo dove si trova e che ci sono delle regole da rispettare ma...se ne frega e vuole fare solo ciò che le pare! Ripete ad oltranza: "Io non voglio avere delle regole! Io sono fatta così e mi devi rispettare per come sono!"
- A scuola è una bambina che HA BEN CHIARE LE DINAMICHE SCOLASTICHE E LE ACCETTA DI BUON GRADO. A casa ha ben chiare le dinamiche familiari ma le rifiuta: vuole essere trattata da adulta anche se adulta non è! E quindi vede le figure adulte di riferimento come un intralcio alla sua autonomia ed alla sua libertà!
- A scuola è una bambina ATTENTA e COLLABORATIVA mentre a casa ha sempre la testa tra le nuvole, pare che viva nel suo mondo fatto solo di giochi e tv e guai a chi prova a riportarla con i piedi sulla terra chiedendole impegno nel fare i compiti o nel sistemare la sua cameretta! Non ne vuole sapere: lei è lì tranquilla e beata nel suo guscio fatato e se qualcuno prova a richiederle un minimo sforzo....si incazza come non mai! Non collabora in nulla: non con il fratellino, non con noi ed è a volte intollerante anche con le gatte!!! O sei con lei....o sei contro di lei! Non c'è verso!
Più volte noi genitori, esasperati da certi comportamenti, ci siamo chiesti il perchè di questo sdoppiamento, visto che comunque le linee guida principali vengono seguite e condivise sia a casa che a scuola, ma la risposta ancora non l'abbiamo trovata. E' una bambina tanto adorabile ed affettuosa, quanto scontrosa e ribelle....ed ha "solo" 9 anni! Ho anche provato a parlarle analizzando insieme a lei come si comporta in ambito scolastico ed in ambito familiare e le ho chiesto in maniera diretta come mai questa sofferenza dimostrata in casa che, al contrario, a scuola non si percepisce affatto. Lei riconosce che la differenza di comportamento c'è ma non sa ancora verbalizzare le motivazioni del suo agire in modi così differenti nei due contesti. Da questo si capisce una cosa: che non c'è premeditazione, non c'è un pensiero dietro con il quale la bambina decide coscienziosamente di assumere un comportamento piuttosto che un altro, non c'è una volontà di "ledere" la mamma ed il papà salvando invece le insegnanti. Si tratta sempre di azioni e reazioni spontanee, non guidate da alcuna logica "subliminale".
Sarà una fase della crescita, mi sono detta, o un modo sbagliato di voler attirare l'attenzione su di sè. Fatto sta che, qualunque sia il motivo, la cosa importante è trovare la giusta via di comunicazione con lei che permetta a noi di riconquistare (senza continue minacce e castighi!) la nostra autorevolezza e a lei di non sentirsi troppo schiacciata da un mucchio di regole che forse non riesce ancora a condividere e ad interiorizzare veramente.
Cosa abbiamo intenzione di fare?
- POCHE REGOLE a casa, ma BEN CHIARE E CONDIVISE!
- Parole d'ordine sarà RESPONSABILIZZAZIONE che significa che, in ambiti determinati, potrà decidere da  sè come comportarsi con la consapevolezza che ogni suo comportamento porterà delle conseguenze e che le conseguenze dovrà "smazzarsele" da sola!
- MENO PAROLE: troppe spiegazioni a volte confondono e nemmeno vengono ascoltate dai bambini. Le cose verranno dette massimo 3 volte, dopo di che si passa ai fatti!
- COERENZA e COESIONE: io e mio marito cercheremo di essere più coerenti e coesi nell'educazione. Questo non solo a beneficio dei nostri figli ma anche nostro!
- Basta con il volerle risolvere sempre eventuali problemi che nemmeno ancora si sono presentati! Finchè non sarà lei stessa a sentire che c'è un problema non si attiverà mai per la risoluzione! Della serie: "Non vuoi fare i compiti? Non li fare! Quando le maestre ti chiederanno spiegazioni sarai tu a doverle dare e sarai tu a dover sopportare le conseguenze delle tue decisioni!". Finchè il non portare il compito a  scuola non diventerà per lei un problema, continuerà a non volerli fare! Proviamo a farle prendere un brutto voto e poi vediamo se la volta successiva decide ancora di andare a scuola senza compiti fatti!
Non so se questa sarà la strada giusta, so con certezza che di strada ne abbiamo da fare! Ma abbiamo tempo e voglia di investire sull'educazione dei nostri figli ed è per questo che ogni problema si trasforma in una sfida, in un obiettivo comune da raggiungere insieme! Io so che ce la possiamo fare perchè uniti valiamo di più!

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