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27 aprile 2015

TERREMOTO IN NEPAL: ED E' SUBITO SOLIDARIETA'!


Anche stamattina, durante il mio viaggio per arrivare in ufficio, ho acceso la radio che, di solito mi fa una grande compagnia quando resto imbottigliata in mezzo al traffico delle tangenziali milanesi. “Canta che ti passa” è il famoso detto al quale faccio riferimento quando mi cimento in vere e proprie esibizioni canore e mi chiedo se i miei vicini di auto pensino che io sia una pazza furibonda o se, al contrario, trovino ispirazione e facciano lo stesso anche loro…..che se canti il tempo passa più in fretta ed in un certo senso scarichi anche il nervosismo che si accumula quando hai il cartellino da timbrare ed il caos ti ruba tempo ed energie!
In realtà questa è stata una mattinata diversa, di quelle che “non te le dimentichi più”: niente musica, niente cantate a squarciagola, niente sorrisi e distensione ma solo ed esclusivamente  terrore e dolore. La notizia del terribile terremoto in #Nepal mi ha letteralmente sconvolta, lasciata senza fiato, senza pensieri e senza parole. Mi sono sentita come svuotata e mi sono detta che, per l’ennesima volta, la nostra Terra si sta ribellando, ci sta lanciando segnali chiari, inconfutabili: dobbiamo forse tornare ad amarla e a rispettarla, davvero però!
La terra ha tremato ed hanno tremato i cuori di tantissime persone che ne sono rimaste coinvolte, vittime di una forza della natura che non è possibile arginare e che porta solo paura, morte e distruzione. Ho provato ad immedesimarmi in quelle madri che si sono ritrovate d’improvviso coinvolte in un boato tremendo che le ha inghiottite….magari strette, abbracciate ai loro figli, nel tentativo vano di proteggerli. Ho pensato alla devastazione che ci si trova intorno: perdi tutto e per sempre! Perdi la tua casa, il tuo nido d’amore, perdi gli affetti a te più cari, perdi le cose a cui sei affezionato e ti ritrovi, nella migliore delle ipotesi SOLO, senza più nemmeno la speranza a cui aggrapparti! Senza più nulla!
Quanti bambini si troveranno ora senza più un riferimento, senza la mano tesa di un adulto che possa salvarli, tirarli fuori dalle macerie, quelle vere e quelle che hanno dentro….irreparabili, purtroppo! Mi sono immaginata sguardi persi, urla di terrore, lacrime disperate di paura. Ho pensato alla sicurezza dei miei figli, nella nostra casa, con mamma e papà accanto a proteggerli da tutto e poi ho visto la situazione opposta: il nulla più totale intorno e bambini che non hanno più punti di riferimento….ma solo vite distrutte. chi si occuperà di loro? E ci saranno anche gli sciacalli che, in situazioni limite di questo genere, approfitteranno del loro innocente terrore per scopi subdoli e schifosi. Insomma, come al solito, ho visto anche questa situazione con gli occhi di una madre e mi sono sentita svuotata, impotente e attonita.
Mi sono chiesta: “Cosa potrei fare da qui per aiutarli?” e la risposta non ha tardato ad arrivare. Sono oltre 3.700 le vittime della catastrofe e ci sono anche 4 speleologi italiani che risultano dispersi. Queste persone hanno bisogno di tutto: acqua cibo, generi di prima necessità, campi sanitari per i senzatetto e i feriti e tutti possiamo dare il nostro contributo. Perchè è con tante piccole gocce che si forma il mare della SOLIDARIETA’. Tramite #Agire Agenzia Italiana Risposta Emergenze, che raccoglie le principali ong e il governo è possibile dare il proprio piccolo contributo per aiutare queste persone che devono ricominciare da zero, che hanno tutto da ricostruire e che hanno il diritto di poter sperare in un nuovo futuro!
Per tutti coloro che volessero partecipare a questa gara di immensa solidarietà, ecco tutte le informazioni: http://bit.ly/1OXLfnV
SIAMO MAMME, DIAMO IL BUON ESEMPIO!

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