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14 marzo 2014

Un vita in sospeso tra sogni e....realtà!


Cosa farò da grande?
Quando ero bambina me lo sono domandato tante volte e, per molti anni, ho continuato a darmi la stessa identica risposta: "Voglio fare la pediatra!". Il perchè non mi è ancora ben chiaro: forse il tutto deriva anche da un condizionamento di origine familiare, di mio padre e mia madre che per anni mi hanno sempre parlato della mia pediatra come di una donna straordinaria che mi aveva salvato la vita! O forse deriva dal fatto che a me sembrava una signora molto gentile, affettuosa e sorridente, sempre disponibile e pronta a venirci in soccorso quando stavo male. Una specie di angelo in terra!
Poi si cresce e si prende coscienza del fatto che sogni e realtà non sono mai ad un passo l'uno dall'altro: ciò che sono oggi è lontano da ciò che allora avrei voluto diventare ma sono comunque riuscita a trovare una dimensione tutta mia che mi permette di vivere il mio lavoro come un'opportunità, svolgendolo sempre con grande impegno e responsabilità. In questo ritengo di esser stata tanto fortunata quanto equilibrata: è dentro me stessa che trovo le soddisfazioni che cerco e quindi mi sento sempre un po' artefice del mio destino e di ciò che mi circonda. Lavoro compreso.
La domanda "cosa farò da grande" scatena anche nei miei bambini una serie di risposte curiose.
Puffetta Gaia è sempre più convinta che sarà una perfetta artista; in quale campo, ancora non le è chiaro: modellista, stilista, pittrice, fatto sta che davvero cerchiamo di coltivare le sue passioni senza ostacolare la sua vena fantasiosa e la sua straordinaria manualità! Da chi avrà preso non si sa, ma che abbia queste qualità è indiscutibile. Lei si vede così, impegnata tra stoffe e colori ed io la lascio sognare. Almeno non mi parla di veline! :-)
Poi c'è Puffo Edo che insiste sul fatto che da grande vuole fare il cuoco: su sua richiesta gli abbiamo regalato una cucina in miniatura che pare davvero essere il suo regno incantato! Si perde tra pentole e fornelli per ore ed ore e trasmette davvero passione: anche quando siamo noi a metterci davvero ai fornelli per la cena, lui molla tutto e deve assolutamente starci accanto. Vuole vedere, capire, assaggiare, annusare, sperimentare....vuole esserci non solo come spettatore ma come protagonista attivo e creativo! Spesso mi dico che se continuerà così diventerà davvero un grandissimo chef....un lavoro molto faticoso ma anche estremamente soddisfacente e remunerativo! Una buona gavetta e poi potrebbe spiccare il volo!
La domanda che più spesso mi pongo io, da mamma, non è tanto cosa faranno da grandi ma chi diventeranno. La differenza tra fare ed essere è per me fondamentale ed è quella che fa la differenza! Su di loro stiamo investendo tanto, tutto direi: cerchiamo di dare un'impronta forte che possano davvero seguire come esempio per la vita. Ma chissà se davvero capiranno e se davvero condivideranno regole e valori su cui oggi stiamo puntando l'attenzione. Io sono convinta che ciò che un uomo o una donna è sia davvero la fotografia di ciò che ha vissuto e respirato. Ecco perchè, oggi più che mai, in una società che appare confusa e sbandata, ritengo sia essenziale dare ai propri figli che crescono una direzione ed un imprinting preciso e forte. Ecco perchè oggi sono disposta a perdere ore, lacrime e amore per farmi ascoltare e far passare certi concetti. Ecco perchè credo che il mio lavoro di mamma non si esaurisca nell'accudimento perfetto e affettuoso ma che debba anche e soprattutto svolgere un ruolo educativo e di guida. Ciò che oggi seminerò, un domani verrà raccolto senza sconti per nessuno. Ed io posso accettare di sbagliare su di me ma vorrei non farlo con i miei figli!
Fin da bambina, sentivo di avere uno spirito materno spiccato e deciso ed il mio sogno era quello di diventare una brava mamma. In parte mi sento realizzata: non so se sono davvero una buona madre ma so con certezza che dentro questo ruolo metto davvero tutta me stessa, sempre, nel bene e nel male. Ed i miei Puffi non possono non accorgersene.
Tra sogni  e......realtà: sempre un po' in sospeso fin da bambini per tutta la vita, tra chi si è, chi si vorrebbe essere e ci si diventerà! Anche questo è il bello della sfida!


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